Come progettare per la stampa 3D: 7 considerazioni e best practices

Progettare per la stampa 3D richiede una mentalità diversa rispetto alla produzione tradizionale. Per sfruttare al meglio le tecnologie additive, i progettisti devono considerare l’orientamento di stampa, il comportamento dei materiali, le strutture di supporto e altro ancora. In questo articolo, esploriamo i principi chiave e le best practices che vi aiuteranno a creare componenti non solo stampabili, ma anche ottimizzati per qualità, prestazioni ed efficienza.

Progettare per la stampa 3D non significa solo creare un modello 3D, ma anche comprendere le capacità e i limiti della produzione additiva. Che si lavori con FDM, SLS o stampa a resina (SLA/DLP), ottimizzare il progetto per il processo di stampa può fare la differenza in termini di qualità, prestazioni e costi. 

In questo articolo, condividiamo consigli pratici e approfondimenti di esperti tratti dall’esperienza di ONEDGE per aiutarvi a progettare in modo più intelligente per la produzione additiva. 

1. La tecnologia, prima di tutto

Ogni tecnologia di stampa 3D ha i suoi punti di forza e i suoi limiti. Prima di modellare qualsiasi cosa, chiediti: il pezzo è destinato alla convalida visiva, all’uso funzionale o alla produzione finale? Verrà stampato con FDM (filamento), SLS (polvere) o SLA/DLP (resina)? Quali sono i requisiti meccanici, termici o estetici?

Ad esempio:

→ FDM è ideale per prototipi rapidi e parti durevoli e funzionali.

→SLS è perfetto per geometrie complesse e costruzioni senza supporto.

→ La resina (SLA/DLP) offre la migliore finitura superficiale e il miglior dettaglio, ma potrebbe richiedere più supporto e post-elaborazione.

2. Progettare tenendo conto delle strutture di supporto

In molti processi di stampa (in particolare FDM e SLA), sporgenze e ponti richiedono materiale di supporto. Per ridurre al minimo la post-elaborazione, è consigliabile evitare sporgenze superiori a 45°, orientare il modello per ridurre la necessità di supporti su superfici visibili o critiche e utilizzare smussi o raccordi invece di angoli acuti di 90°.

💡 Progettare tenendo conto della rimozione dei supporti consente di risparmiare tempo e riduce il rischio di danneggiare il pezzo.

3. Considerare lo spessore delle pareti e le tolleranze

Non tutte le geometrie che appaiono perfette sullo schermo saranno stampate bene nella realtà. Alcune regole generali:

→Lo spessore minimo delle pareti dipende dalla tecnologia:

  • FDM: ≥ 0,8 mm
  • SLA/DLP: ≥ 0,5 mm
  • SLS: ≥ 1 mm

→Aggiungere nervature di rinforzo o raccordi alle aree sottili o fragili.

→Considerare gli spazi liberi per parti o gruppi mobili (in genere 0,2-0,5 mm a seconda della risoluzione della stampante).

💡 Evitare di utilizzare spessori troppo sottili per evitare deformazioni, soprattutto su superfici piane di grandi dimensioni.

4. Ottimizzazione per l’orientamento di stampa 

  L’orientamento del modello influisce sulla finitura superficiale, sulla resistenza (adesione degli strati), sul posizionamento dei supporti e, in definitiva, sui tempi di stampa. 

Ad esempio: l’orientamento verticale nella FDM offre dettagli migliori sui lati, ma una minore resistenza sull’asse Z. I pezzi SLA dovrebbero essere inclinati di 30-45° per ridurre le forze di aspirazione e migliorare la qualità. 

💡 La scelta dell’orientamento corretto è un equilibrio tra estetica, resistenza meccanica ed efficienza. 

5. Semplifica dove possibile

La stampa 3D consente geometrie complesse, ma la semplicità è sempre la tua alleata:

→ Combina i pezzi solo quando necessario: la modularità può facilitare la post-elaborazione, la verniciatura o la manutenzione.

→ Evita un riempimento inutilmente denso: molte stampe sono funzionali con un riempimento del 30-40%.

→ Utilizza la modellazione parametrica per aggiornamenti facili e scalabilità.

→ Meno complessità significa solitamente meno errori, stampa più veloce e costi inferiori.

 

6. Pianifica la post-produzione pensando oltre la stampa

→ Progetta superfici piane per facilitare la levigatura o la verniciatura.

→Includi elementi di allineamento (come perni o fessure) per assemblaggi multi-componente.

→ Per le stampe in resina, anticipa i segni di supporto e i requisiti di polimerizzazione UV.

 

7. Prototipa in anticipo, itera spesso

Uno dei maggiori punti di forza della stampa 3D è la rapidità di iterazione. Non aspettare il modello “perfetto”: testa, modifica e migliora.

💡 Inizia con un prototipo rapido per verificare adattamento e proporzioni. Perfeziona la geometria in base al feedback reale. Utilizza ogni iterazione come un passo verso il prodotto finale.

 

Progettare per la stampa 3D  significa anche conoscere i suoi limiti per trasformarli in punti di forza. Dalla scelta della tecnologia all’ottimizzazione dell’orientamento, ogni dettaglio conta per ottenere un risultato davvero funzionale, efficiente e pronto alla produzione. 

In ONEDGE applichiamo questi principi ogni giorno, combinando esperienza e sperimentazione per realizzare soluzioni su misura, dal prototipo alla piccola serie. 

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